ARRIVARONO SCENDENDO DALLA MONTAGNA

La notte del 24 Ottobre 1917, alle 02:00 una nube di gas ricopri la valle dell’Isonzo, dando inizio alla Dodicesima Battaglia dell’Isonzo, meglio conosciuta come Disfatta di Caporetto.

L’esercito austro-ungarico sfondò le linee di difesa italiane situate a nord e a sud e in mezza giornata si ritrovò nella valle con la strada spianata verso la pianura friulana.

Nella lingua italiana e non solo, il termine Caporetto è sinonimo di pesante sconfitta, disfatta. Quella notte infatti centinaia di migliaia di soldati italiani furono presi prigionieri, altre decine di migliaia uccisi e feriti e, chi si salvò, fu costretto alla ritirata sino al Piave per evitare l’accerchiamento.

Cento anni dopo sono tornato a Caporetto, oggi Kobarid, in Slovenia, a cercare cosa è rimasto della Dodicesima Battaglia dell’Isonzo, seguendo le tracce di chi quella notte è sceso dalle montagne cambiando il destino della Prima Guerra Mondiale.